martedì 11 ottobre 2016

Barby non deve morirEH!!

Tempo fa ho fatto un incubo in stile "Misery non deve morire":




Penso che la ragione di questo incubo sia dovuta alla mia decisione di non fare più progetti che coinvolgano bambole barbie e prodotti Mattel. Però ultimamente ho riscoperto il piacere di giocare con le barbie. 

E ho deciso che in fondo potrei dare un'altra possibilità. Quindi continuerò a fare fotostorie che abbiano come personaggi bambole barbie e compagnia, ma dando spazio anche a altro, perchè non esiste solo barbie nel mio mondo.

Con una differenza: non vedrete nulla di tutto ciò nel blog che state leggendo adesso!

Ebbene, si.

Avrei voluto modificare, per l'ennesima volta, le impostazioni di questo blog, ma non mi stimolava per nulla l'idea.
E allora ho deciso di aprire un nuovo blog, con nuovo materiale. Di seguito trovate il link:

http://casualesequenzadistorieplasticke.blogspot.it/


Le Storie Di Eibrab invece resterà aperto. Di solito elimino tutto, ma non stavolta, c'è un sacco di impegno dietro i post, un peccato cancellarli.

Un grazie speciale a Assunta Nardone che mi ha aiutato con la sua abilità in Photoshop, a dare forma al mio incubo :-)

martedì 20 settembre 2016

martedì 13 settembre 2016

Il lavoro - parte quinta

se non leggete bene i dialoghi, cliccate sulle immagini per ingrandire








continua.. (e la prossima volta, l'ultimo episodio!!)

venerdì 8 aprile 2016

XXX? Davvero?

Ho condiviso su Facebook i post della storia attualmente in corso - prometto di pubblicare il resto degli episodi compreso il finale - e una tizia su un gruppo ha commentato uno dei post scrivendo: XXX.
Pensavo fosse un commento di stima, xxx di solito vuol dire "baci baci", ma dopo una ricerca su Google ho scoperto che, se scritto maiuscolo, vuol dire X - Rated, cioè pornografico, per soli adulti. Davvero? 



Eppure non ci sono parolacce o scene di sesso. Boh. I collezionisti di barbie sono sempre più strani. E non fatemi dire della Mattel e della loro politica aziendale e il loro mancato rispetto nei confronti dei consumatori. Ecco perchè mi è passata la voglia di fare progetti che coinvolgono barbie o bambole Mattel. Difatti questa che state leggendo sarà l'ultima storia che pubblico, dove vedete roba Mattel. Sto "lavorando" ad un qualcosa di nuovo. E il look del blog cambierà pure. Siete ancora con me? 

martedì 8 marzo 2016

Il lavoro - parte quarta

se non leggete bene i dialoghi, cliccate sulle immagini per ingrandire







DUE ORE DOPO..




.. continua (se non mi annoia)

mercoledì 2 marzo 2016

Il lavoro - parte terza

se non leggete bene i dialoghi, cliccate sulle immagini per ingrandire





.. continua (parappapaaaa)

martedì 1 marzo 2016

Il lavoro - parte seconda

se non leggete bene i dialoghi, cliccate sulle immagini per ingrandire




... continua (voglio delle luci che non facciano sfarfallare le foto e una fotocamera migliore!!)

lunedì 29 febbraio 2016

Il lavoro - parte prima

se non leggete bene i dialoghi, cliccate sulle immagini per ingrandire






... continua (forse)

martedì 2 febbraio 2016

Si cambia!

Cosa c'è di male nell'esprimere una onesta opinione su un'operazione di marketing gestita e sviluppata in un modo sbagliato? Mi riferisco alla Mattel e alle nuove Fashionistas con i corpi nuovi. No, non la posto l'immagine. Se ancora non le avete viste, andatevele a cercare! Ho scritto che secondo me è sbagliato il concetto della bimba che si sente "sicura di sè" scegliendo la Fashionistas che più le assomiglia. Secondo me, dovrebbe essere la famiglia a dare un'educazione sana ai propri figli, non una bambola di plastica. Si vede che alla Mattel piace alimentare l'isteria di massa che ormai è diventato il mondo del collezionismo bambolistico e preferisce gli "ooohh" "aahhh" rispetto alle idee dei suoi acquirenti.
E ancora.
Cosa mai avrò detto di così altamente offensivo da meritare il bannaggio dalla pagina Instagram di Robert Best? Volevo solo sapere perchè avevano cancellato i miei commenti. Ma siccome Robert Best ha progettato le nuove Fashionistas, si sarà sentito punto sul vivo, ma da che cosa? Ci sono rimasto molto male, sono un suo fan da anni. Anzi, ero.
Basta Mattel e tutto quello che gravita loro attorno o che li riguarda. Da me non avranno più un singolo centesimo.
Si cambia!
Questo blog da adesso prende il nome di Le Storie Di Eibrab.
Eibrab è un universo parallelo. Vi basti sapere questo.
Riguardo le fotostorie, le fotostorie con l'etichetta Pink Box e Barbie Style non continueranno e quindi, boh, vedrete. Forse.

lunedì 18 gennaio 2016

Si fa presto a dire "fotostOHria"

Oggi tutti pubblicano fotostorie.  

Su Facebook, Instagram, Flickr.  

Quello che una volta sembrava essere esclusivo appannaggio di Blogger, adesso è diventato un qualcosa alla portata di tutti, ma proprio tutti. Cani e porci, insomma.  

Non nego che c'è chi ha talento, però la maggior parte è gente che mette in posa due bambole, possibilmente quelle "nuove", giusto per essere "fèscion", scatta foto di dubbia qualità, scrive tre dialoghi in un italiano di fine ottocento, ed ecco lì: 

nuova fotostOHria online!

Quindi è così facile? Che strano. Io impiego settimane prima di riuscire a pubblicare una delle storie di questo blog, tra pensare al soggetto, sviluppare la storia, pensare ai dialoghi, preparare le scene per le foto, scattare le foto, caricarle in archivio, editare e pubblicare.
Scusate lo sfogo.

martedì 12 gennaio 2016